La storia dei re Magi è una leggenda che nasce molto lontano, in terre esotiche e ricche di antiche tradizioni, ispirata all’oracolo di Balaam, identificato con Zoroastro, che aveva annunciato che un astro sarebbe spuntato da Giacobbe e uno scettro da Israele. La “Cometa” di Davide Sancinito è invece diventato un marchio di fabbrica di un calciatore del ponente, le cui prestazioni e punizioni guidano verso vittorie di Coppe e Campionati. Dopo il double conquistato nella passata stagione con la gloriosa maglia della Sanremese, ovvero Coppa Liguria più Coppa Italia Eccellenza, quest’anno Davide ha pensato bene di vincere con l’Albissola proprio il campionato che era sfumato l’anno prima.
Ciao Davide, ti immaginavi un traguardo del genere a inizio stagione?
Sono andato ad Albissola con l’obiettivo di vincere il campionato. Sapevo di avere un grande allenatore come Monteforte e un mercato all’altezza delle aspettative.
L’anno scorso Coppa Liguria e Coppa Italia, quest’anno il campionato, ti senti un giocatore decisivo?
Giocatore decisivo mi sembra eccessivo, diciamo che in un contesto dove si gioca per vincere il campionato di Eccellenza ho dimostrato di saperlo fare.
Qual è stata la partita in cui hai pensato che il campionato ormai era vostro?
Non c’è stata una partita in particolare, ma allenamento dopo allenamento abbiamo dimostrato di essere sempre concentrati a centrare l’obiettivo.
Ci sveli il perchè a Sanremo non sei stato confermato?
Molto probabilmente non stavo molto a genio a Riolfo, il quale ha fatto scelte diverse e ha portato i suoi giocatori. Credo che se fosse stato per il presidente Bersano avrei iniziato con la stessa maglia.
Qual è il compagno di squadra che ti ha impressionato di più?
Il compagno che mi ha impressionato di più quest’anno è stato Cargiolli, è uno di quei giocatori in grado di cambiarti la partita in ogni momento.
Sono stato fermo 2 mesi e mezzo e sono arrivato ora nel periodo di forma migliore. Il mister ha un metodo di lavoro basato tutto sulla palla, che rispecchia molto quello che si fa in campo e devo dire di essermi trovato alla perfezione.
A chi dedichi questa vittoria?
Questa vittoria la dedico ad un mio vecchio mister ai tempi della Loanesi, che è mancato 2 mesi fa e a cui ero legato molto: Meo Falco.