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Allenatore o Coach? Due concetti differenti. Socrate e Aristotele ci spiegano i perché

Allenatore o Coach? Due concetti differenti. Socrate e Aristotele ci aiutano a capire i perchè.

In questi anni di studio e di conseguente costante e continuo cambiamento, non solo come allenatore, ma come persona inevitabilmente (devo dire grazie a Mister Francesco D’Arrigo che mi propose di collaborare alla creazione e alla gestione del Gruppo “Allenatori Ispiratori”, divenuto oggi un indiscusso ed indiscutibile punto di riferimento per chi vede il gioco del calcio da una diversa prospettiva), mi sono poste molte domande.
Ultimamente, alla luce di alcuni articoli degli amici e colleghi Pasquale Palermo e Claudio Albertini anche sulla differenza tra allenatore e coach. Allora, per darmi una risposta, mi sono messo a fare una ricerca.
Altri sport, soprattutto il basket NBA o il Football americano non chiamano l’allenatore “trainer”, che sarebbe la corretta traduzione semantica del sostantivo allenatore, ma lo chiamano Coach.

Mi sono chiesto se fosse solo una mera questione linguistica o se ci fosse altro.

“Coach” come sostantivo in inglese significa allenatore, ma anche carrozza/vettura, richiamando quindi contemporaneamente diversi aspetti: sia quello più strettamente riferito all’allenamento, sia invece quello di viaggio, percorso e accompagnamento da un luogo di partenza ad un altro di arrivo.

Le origini del Coaching possono essere ritrovate addirittura nell’antica Grecia, ad Atene nella figura del filosofo Socrate. Una delle sue affermazioni più famose fu “So di non sapere” (concetto alla base della “docta ignorantia”) che formulò in un momento terribile della sua esistenza, ovvero prima della sua condanna a morte. Socrate interrogava gli altri con delle domande, dialogando con essi e stimolando i suoi interlocutori, senza mai fornire però risposte preconfezionate. Egli affermava “..da me non hanno mai imparato nulla, ma sono loro, che, da se stessi, scoprono e generano molte belle cose”.

Questa è la vera base della “maieutica” socratica ovvero “l’arte che mette in grado l’allievo tramite il dialogo di acquisire progressiva consapevolezza della verità che è dentro di lui”(dal vocabolario Zingarelli della lingua italiana). Il maestro in questo modo diventa in realtà il primo discepolo del suo allievo: avviene quindi un vero e proprio ribaltamento del rapporto. Il modo di relazionarsi di Socrate con i suoi discepoli era davvero rivoluzionari…se vuoi leggere l’articolo completo di mister Alessandro Mazzarello, clicca sul link che trovi qui di seguito: https://alemazzarello.wixsite.com/website/post/allenatore-o-coach-due-concetti-differenti-socrate-e-aristotele-ci-aiutano-a-capire-i-perch%C3%A8

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