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Arbitri. Enrico Savastano appende il fischietto al chiodo

L’arbitro più famoso del ponente ligure nella prossima stagione non sarà più sui campi da gioco

savastano

Enrico Savastano, oltre 600 partite arbitrate, è stato il direttore di gara più conosciuto del ponente ligure negli ultimi 15 anni. Un carattere forte e deciso e proprio per questo la federazione l’ha sempre scelto per andare ad arbitrare le partite e i derby più caldi nelle categorie minori.

COSA TI HA SPINTO A DIVENTARE ARBITRO? Ovviamente la passione per il calcio, ma non avendo piedi abbastanza raffinati, ho scelto di fare il corso arbitri per rimanere in questo mondo.

CHE RAPPORTO HAI AVUTO CON I GIOCATORI? Beh tu mi sei testimone? Diciamo che il ruolo non mi permetteva di poterlo avere buono, perché il giocatore fa gli interessi della propria squadra e l’arbitro deve permettere che le partite si svolgano sempre e comunque nel rispetto delle regole, poi c’è la persona intelligente che capisce e accetta le tue decisioni nel bene e nel male, e chi invece pensa che tu sia lì solo ed esclusivamente per farli perdere. Questa è la cosa più sbagliata, in 16 anni sono sempre andato in campo prendendo le mie decisioni giuste o sbagliate, ma sempre in buona fede e soprattutto senza MAI mancare di rispetto a nessuno

IN TANTI SONO STATI ARBITRATI DA TE E ANCHE AMMONITI O ESPULSI, PENSI DI ESSERE STATO UN ARBITRO SEVERO? Non so se sono stato severo, piuttosto un po’ troppo pignolo, ma giusto perchè a termini di regolamento ero dalla parte della ragione.

LA FEDERAZIONE TI HA MANDATO AD ARBITRARE TANTI DERBY, PROPRIO PER LA CAPACITÀ DI NON FARTI INTIMORIRE, QUAL’È STATO QUELLO PIÙ “CALDO” CHE RICORDI? Dopo qualche anno d’esperienza, già dall’appello avevo sviluppato un piccolo ma significativo modo per far capire che la gara non si sarebbe dovuta trasformare in una squallida rissa! Finito il riconoscimento, chiedevo come di consueto al capitano se avesse qualcosa da chiedermi, lui mi rispondeva: nulla grazie. E lì allora io aggiungevo: ebbene signori io ho una cosa da dirvi, capisco che questa non è mai una partita come le altre, ma a mio modo di vedere, i falli son falli, i calci son rossi, credimi che tale frase usata come biglietto da visita ha sempre avuto l’effetto desiderato! Però scorrendo il video dei ricordi quello più bello, combattuto e soprattutto che mi ha fatto uscire dal campo con la soddisfazione e la consapevolezza di aver fatto il mio dovere nel migliore dei modi fu Val Steria – Dianese di Seconda Categoria. La Dianese era appena stata rifondata e parecchi dei suoi giocatori l’anno precedente militavano proprio nel Val Steria, al 90′ sul risultato di 1 a 1, assegno 5′ di recupero, al 95′ il pallone finisce in calcio d’angolo a favore della Dianese, ma supera le recinzioni e dalla panchina del Val Steria, improvvisamente spariscono tutti gli altri palloni che bisogna avere di scorta per lo svolgimento della gara. Mi avvicino alla panchina dicendo:”Visto che avete fatto i furbi per perdere tempo, procurate un pallone perché il calcio d’angolo lo faccio battere lo stesso!”. Quelli della Dianese battono l’angolo, palla al centro dell’area di rigore, l’attaccante stacca di testa e porta il risultato sull’1 a 2. A quel punto mi giro e ovviamente fischio 3 volte per decretare la fine dalla partita, non ti dico le proteste che mi accompagnarono fino agli spogliatoi!

HAI ARBITRATO PER TANTI ANNI NEL PONENTE LIGURE, IL GIOCATORE CHE TI HA IMPRESSIONATO DI PIÙ? I giocatori che mi hanno impressionato di più sono sicuramente Emanuele Fiore e Mauro Giofrè.

COSA TI MANCHERÀ DELLE TUE DOMENICHE CALCISTICHE? Vedi per un arbitro, ma penso anche per i giocatori, le partite cominciano già il lunedì sera, ed io in tutti questi anni sono stato in ansia per la telefonata o la mail che mi comunicava dove sarei andato ad arbitrare il week end successivo e non mi importava se fosse una Giovanissimi, Allievi, Juniores, 1^,2^ o 3^ Cat. a me bastava andare ad arbitrare. E quelle poche volte che per turnistica mi toccava star fermo, soffrivo come un cane abbandonato. In questa utima stagione, che per motivi personali non ho arbitarto, non ho mai sentito la mancanza delle domeniche passate per i campi. Ho capito che è il momento migliore per appendere il fischietto al chiodo.

Se ne va dunque uno dei protagonisti indiscussi del nostro calcio, un arbitro che nel bene e nel male ha fatto sicuramente parlare di sé. Personalmente sono stato arbitrato spesso da Enrico Savastano, non posso dire che sia stato un arbitro perfetto, ma posso dire che mi mancheranno tanto le partite in cui lui mi ha arbitrato. Grazie per il tuo impegno e la tua grandissima passione verso questo sport.

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