La stagione calcistica deve, ovviamente, ancora iniziare, ma anche in piena estate c’è la possibilità di partecipare a qualche iniziativa interessante, molto spesso organizzata dai ragazzi appartenenti ai gruppi ultras.
Così come è successo Sabato 23 Luglio, ad Albenga, dove la tifoseria ingauna e quella della Sanremese si sono ritrovate per festeggiare insieme e celebrare il loro storico rapporto di reciproca stima e amicizia.
Ventiquattro anni. Era il 1992 quando queste due tifoserie decisero di gemellarsi. Da allora molte cose sono cambiate, tra retrocessioni, promozioni e fallimenti societari vari, ma la stima reciproca ed il rapporto di sincera amicizia che lega le due tifoserie sono rimaste praticamente immutate.
La stagione calcistica passata ha regalato enormi soddisfazioni ad entrambe le compagini. Sia l’Albenga e sia la Sanremese, infatti, sono riuscite a centrare l’obbiettivo della promozione nella categoria superiore. I matuziani vincendo la Coppa Italia Dilettanti contro il Mazara sono stati promossi in serie D. Gli ingauni vincendo la finale playoff contro il Pietra Ligure accedono invece al campionato di Eccellenza. Ed in entrambe le occasioni i gemellati erano presenti a sostenere la squadra in campo. Così come più volte, nel corso della stagione, in occasione di sfide delicate (come, ad esempio, il derby di Coppa Liguria tra i biancoazzurri e l’Imperia), i tifosi dell’Albenga sono stati al fianco dei tifosi della Sanremese, e viceversa.
In questo sabato di fine Luglio, quindi, le due tifoserie hanno deciso di celebrare ulteriormente questo rapporto ultraventennale, riunendosi tutti insieme allo stadio Riva di Albenga, tra buona musica, birra a fiumi, carne alla brace, cori e goliardia.
Arrivo allo stadio di Albenga relativamente presto. Gli ultras di casa hanno già sistemato alcuni dei loro bandieroni ed il loro striscione “Ingauni al seguito” sulla ringhiera, poco fuori l’ingresso della gradinata, ed hanno allestito un’enorme tavolata in legno per accogliere tutte le persone che prenderanno parte a questo appuntamento. Ne approfitto per scattare qualche foto ai murales e alle scritte fuori e dentro l’impianto sportivo, tra le quali ne spicca una anche per chiedere giustizia e verità per Stefano Cucchi.
I ragazzi arrivano alla spicciolata e si danno tutti un gran da fare per sistemare gli ultimi preparativi.
Molti di loro indossano le varie magliette del gruppo, ed è bello notare che su una di esse è riportata una foto scattata proprio dal sottoscritto in occasione della finale playoff dell’anno scorso.
Presente anche lo storico capitano della squadra dell’Albenga, oltre a tifosi di ogni età.
Gli Ultras della Sanremese, che tra l’altro, è giusto sottolinearlo, nei giorni scorsi si sono resi protagonisti di alcuni bellissimi gesti come la raccolta fondi inviata alla popolazione colpita dal recente incidente ferroviario in Puglia o come l’affissione di uno striscione di solidarietà con le vittime di Nizza, nonostante l’acerrima rivalità con la tifoseria della vicina città francese, arrivano più tardi, intorno alle ore 20. Anche loro affiggeranno gli striscioni dei gruppi “Irriducibili” e “Cani Sciolti Sanremo” alla ringhiera e si uniranno agli amici di Albenga per festeggiare insieme.
Davanti ad un bottiglia di birra e ad un piatto pieno di verdura e carne alla brace, l’occasione è ottima anche per ricordare, sopratutto da parte dei tifosi un po’ più grandi, episodi salienti che hanno caratterizzato questo storico gemellaggio, come l’inizio di questo rapporto, avvenuto di fatto nel Dicembre del 1992, ma che è stato reso ufficiale solo nel Gennaio del 1993, in occasione della trasferta dei matuziani in quel di Savona. In quella partita, valevole per il campionato di serie D, la Sanremese venne sconfitta di misura dalla squadra di casa, ma nel settore ospiti dello Stadio Bacigalupo erano presenti sia gli ultras biancoazzurri che quelli dell’Albenga, uniti dall’odio profondo nei confronti della tifoseria del Savona.
La serata scorre via piacevolmente, tra i numerosi cori di reciproca stima e quelli di astio nei confronti dei rivali di sempre: Savona, per l’appunto, e Imperia.
A cena ultimata, i ragazzi delle due tifoserie decidono di radunarsi all’interno della gradinata dello stadio dell’Albenga e realizzano una bellissima torciata che illumina a giorno l’intero impianto sportivo. Anche in questo caso verranno lanciati dei cori per le rispettive squadre, contro gli odiati rivali e contro il calcio moderno, concludendo poi con quelli dedicati a Mirko e Isma, due ragazzi (il primo di Sanremo il secondo di Albenga) appartenenti alle due tifoserie presenti e purtroppo tragicamente scomparsi in giovane età.
Al termine di tutto questo, gli ultras si ritrovano nuovamente al di fuori dello stadio per scambiarsi alcuni doni celebrativi. Gli Ultras dell’Albenga hanno infatti realizzato alcuni adesivi e due enormi bandieroni con i nomi e simboli delle due città ed il 1992, anno d’inizio di questo gemellaggio, al centro degli stessi. Uno dei due vessilli resterà ad Albenga e verrà sventolato in Gradinata Sud. L’altro invece viene donato a fratelli di Sanremo affinché venga esposto durante le partite della squadra biancoazzurra. I due gruppi della città dei fiori, invece, hanno realizzato due belle pezze, donate agli Ultras dell’Albenga. La prima, realizzata dagli Irriducibili, con i nomi delle città e i simboli storici dei due comuni di appartenenza. La seconda, portata in dono dai Cani Sciolti, vede al centro l’immagine di due mani che si intrecciano e sotto la scritta “Fratellanza Ultras” con i colori sociali delle due squadre.
Davvero un bel momento, arricchito ulteriormente dalle belle parole di stima reciproca dei rappresentanti dei gruppi presenti a questa appuntamento.
La serata, quindi, volge quasi alla conclusione. C’è giusto il tempo per una foto di gruppo e poi, a bordo della mia auto, mi accingo ad allontanarmi dallo stadio mentre gli ultras continuano ad intonare il coro “Solo Albenga e Sanremo” e continuano a festeggiare, gioiosamente, il loro gemellaggio.
Daniele Caroleo