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Scomparsa di Angelo Moroni, il ricordo del giornalista Romano Lupi:”E’ stato il primo allenatore della provincia a praticare un calcio di zona, pressing, fuorigioco e difesa alta”

Ecco il post con il quale il giornalista Romano Lupi ha voluto salutare Angelo Moroni:

Ci ha lasciati Angelo Moroni, ex giocatore e allenatore della Sanremese. Mercoledì mattina, per caso, ho incrociato Luca (il suo figlio maggiore) e mi ha detto che ormai era agli sgoccioli della sua esistenza. I miei ricordi di Angelo vanno ben al di là dell’ambito calcistico. Abitava in via Pietro Agosti, frequentava assiduamente il negozio di mio padre ed era un amico di famiglia. Difensore grintoso arrivato a Sanremo da Voghera negli Anni Cinquanta, era uno dei tanti trasferitosi nella nostra città per giocare in biancazzurro e rimastoci per tutta la vita. Quando ha smesso di calcare i campi di calcio ha cominciato a lavorare al casinò ma non ha mai smesso di coltivare quella che era la sua più grande passione, trasferendo, soprattutto ai più giovani, le sue competenze di allenatore. Negli Anni Ottanta, è stato il primo allenatore di questa provincia, a praticare un calcio fatto di zona, pressing, fuorigioco e difesa alta. Erano gli anni in cui guidava il Sanremo 80 di Gianni Borra, esperienza vissuta dopo anni nel serttore giovanile della Sanremese (nel frattempo fallita), dove ha contribuito a sfornare diversi giocatori, alcuni dei quali (Bordin e Gualco) hanno militato ai massimi livelli del calcio professionistico. In prima squadra, ricordo ancora con piacere il derby di ritorno contro l’Imperia di Lorenzo Barlassina, vinto 2-1 nell’Eccellenza 94/95, grazie al decisivo gol di suo figlio Luca. Nel 2011, dopo l’ennesima cancellazione della Sanremese, assieme ai suoi figli, aveva dato vita alla Virtus Sanremo, società ancora attiva nel panorama calcistico cittadino. Da tempo malato, se n’è andato oggi all’ospedale di Imperia (altra città in cui, da giocatore, ha vissuto la sua passione). Alla moglie Marilena e ai figli Luca, Maci e Chicchi, vanno le mie più sentite condoglianze. Resta il rammarico di non poterlo salutare per l’ultima volta.

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