Stop ai furbetti. Con l’inizio della nuova stagione calcistica 2022/2023, l’Associazione Italiana Allenatori Calcio (Aiac) Imperia in collaborazione con le altre Associazioni Allenatori (Piemonte e Valle D’Aosta su tutte) ha deciso di riportare alcune integrazioni al regolamento del settore tecnico ed alcuni chiarimenti derivanti dal pronunciamento degli organi di giustizia sportiva. Dopo due anni dettati dalla pandemia, anche l’associazione ha deciso di mettere alcuni paletti e stoppare letteralmente diverse situazioni poco piacevoli per il mondo del calcio dilettantistico.
“Torniamo a dare una certa regolarità – ha detto il presidente Aiac Imperia, Vincenzo Stragapede – Purtroppo devo ammettere che dobbiamo mettere apposto alcune cose. I due anni di pandemia hanno portato a galla delle situazioni che andavano fermate. Ci sono allenatori che hanno allenato 2 squadre nella stessa società e addirittura qualcuno in 2 società diverse. Se andiamo avanti così, peggioriamo solamente. Dovevamo e dobbiamo far passare un messaggio diverso a tutti gli allenatori e le squadre di calcio. La stagione passata è stata di transizione, ora ripartiamo con regole ferree: io dico sempre che non siamo né sceriffi né carabinieri, ma se ci sono delle regole allora bisogna rispettarle”.
Il punto più importante, come anticipato dallo stesso Stragapede, è l’esclusiva di un tesserato verso la propria società come si legge nella stessa nota. “Tra le condotte dei tecnici vietate dalla normativa endofederale, e comunque dal regolamento del settore tecnico, vogliamo ricordare: salvo le eccezioni previste dai protocolli LND Aiac e di quanto specificato nell’art. 40 del regolamento del settore tecnico, “NON è consentito allo stesso allenatore, seppur abilitato, di dirigere contemporaneamente due o più squadre di società diverse e ancor meno della medesima società in quanto condotta non autorizzata da alcuna norma ed in contrasto con le disposizioni endofederali (ex 39 Regolamento del Settore Tecnico). Condotta, peraltro già oggetto di pronunziamento e sanzioni da parte della ex Commissione disciplinare del Settore Tecnico: che ha avuto modo di evidenziare come uno stesso allenatore, nell’ambito della medesima società presso cui è tesserato non possa allenare 2 o più squadre. Ciò sia per le prime squadre che per l’attività giovanile: compresa l’attività di base”.
Un’altra importante limitazione per i tecnici viene fatta sul calciomercato. “È fatto divieto di trattare direttamente o indirettamente, o comunque di svolgere attività collegate al trasferimento ed al collocamento dei calciatori” si legge nella nota. “Essi sono soltanto legittimati a fornire alle società di appartenenza la loro consulenza di natura esclusivamente tecnica. La violazione delle disposizioni di cui ai commi precedenti comporta l’adozione di provvedimenti disciplinari della Commissione Disciplinare del Settore Tecnico”.
Limitazioni anche per quanto riguarda gli allenatori-giocatori. “Lo svolgimento di mansioni di allenatore, pure in ragione dell’abilitazione tecnica acquisita, e quelle di calciatore, possono essere svolte contemporaneamente ed unicamente presso la medesima società ove si è attivato tesseramento. L’Allenatore di Base-Uefa B o Allenatore di 3a categoria o di Istruttore di Giovani Calciatori o di Allenatore di Calcio a Cinque di Primo Livello o Allenatore di Calcio a Cinque o Allenatore Uefa Grassroots C, Licenza D e Allenatore Dilettante, tesserati quali calciatori dilettanti, possono ottenere lo svincolo secondo le Norme Organizzative Interne della F.I.G.C. Secondo quanto previsto dalle Norme Organizzative Interne della Figc non possono essere tesserati quali calciatori coloro che siano iscritti nell’Albo del Settore Tecnico come Tecnici Professionisti”.
Discorso diverso, invece, per chi svolge l’attività di allenatore e dirigente nella stessa società ma per categorie differenti. “Un tecnico, già tesserato per una squadra della società, può svolgere attività di dirigente per altra squadra della stessa società accedendo in campo, purché vi sia la contemporanea presenza dell’allenatore responsabile di quest’ultima. Inoltre, “esclusivamente in ambito dilettantistico, il tecnico sospeso volontariamente può essere tesserato per una società quale dirigente e può avere accesso al campo, purché vi sia la contemporanea presenza dell’allenatore responsabile della squadra della società per cui è tesserato.
Informazioni utili anche per gli allenatori in seconda, preparatori atletici e dei portieri. “Per le gare dilettantistiche e giovanili organizzate in ambito regionale dalla Lega Nazionale Dilettanti, è ammesso nel recinto di gioco anche l’allenatore in seconda, preparatori dei portieri abilitato e preparatore atletico abilitato, purché regolarmente tesserati per tali mansioni per la stagione in corso”.
Infine, “il possesso dell’abilitazione di Allenatore di Base-Uefa B o di Allenatore di 3a categoria o di Istruttore di Giovani Calciatori o di Allenatore di Calcio a Cinque di Primo Livello o Allenatore di Calcio a Cinque o Allenatore UEFA Grassroots C, Licenza D e Allenatore Dilettante non costituisce causa di preclusione al tesseramento quale calciatore e la partecipazione a gare”.
Il consiglio provinciale dell’Aiac Imperia