Alex Nardini con Valerio De Benedetto
In casa Carlin’s Boys da qualche tempo ha preso ufficialmente il via il Nardini-bis. L’ex giocatore della Sanremese, con un passato importante nei dilettanti e una parentesi in Serie C, sempre con la maglia matuziana, crede fortemente nel suo ritorno sulla panchina della Carlin’s:
Ho trovato un ambiente tranquillo, i ragazzi aspettavano solo un pizzico di coinvolgimento in più. In questo momento sto cercando di curare maggiormente i dettagli, cercando di andare a migliorare quelle che sono le lacune dei singoli. La società è a completa disposizione della squadra, il direttore generale Carmelo Guiderdone è sempre presente al campo e disponibile con tutti, non ci manca niente per poterci esprimere al meglio delle nostre possibilità. Ringrazio la società per avermi richiamato, vuol dire che qualcosa di buono lo avevamo fatto.
Difficile che i campionati dilettantistici possano ripartire, nel caso in cui si riprendesse, credi nella salvezza nonostante una rosa che fino ad oggi non ha dimostrato di essere competitiva in Prima Categoria?
Nella salvezza ho il dovere di crederci fino a quando la matematica non ci condannerà, se il campionato dovesse riprendere ci saranno ancora tante partite e la possibilità di recuperare. Sicuramente ci sono delle lacune nella rosa, però ho fiducia in quelli che sono rimasti, nei nuovi arrivati e nella società che farà di tutto per migliorare il gruppo ulteriormente. Diversi giocatori che all’inizio della stagione erano rimasti fuori, adesso si stanno riavvicinando, questo è quello che più mi fa piacere, quando in settimana si lavora e ci si diverte, si partecipa con più entusiasmo. Sono molto soddisfatto dei ragazzi, in quasi tutti gli allenamenti ci sono stati anche 18-20 giocatori.
Sei un mister che si aggiorna costantemente e che crede moltissimo in quello che fa, da giocatore hai anche partecipato alla Serie C con la maglia della Sanremese, hai l’ambizione di raggiungere lo stesso livello anche come mister?
Certo, ho l’ambizione e la voglia di arrivare il più in alto possibile, un po’ ho giocato e mi piacerebbe confrontarmi in categorie più importanti. Naturalmente tutto passa anche dai risultati e dalla crescita della Carlin’s Boys; il mio obiettivo è proprio quello di creare una prima squadra per i ragazzi che, arrivati alla fine di un percorso di settore giovanile in altre società, non hanno un’alternativa. Bisogna dare spazio ai giovani, poi è logico che ci vuole anche una “quota” di giocatori più esperti che possano essere d’esempio.