Ettore Gazzano, 64 anni compiuto lo scorso 7 agosto, è da poco il nuovo allenatore dell’FCD Santo Stefano. Da giocatore è stato una bandiera dell’Imperia e soprattutto della Sanremese, maglia con la quale ha ottenuto, nella stagione 1978/79, la storica promozione dalla Serie C2 alla Serie C1. In carriera ha vestito anche le casacche di Biellese, Modica e Pinerolo. Gazzano, che non allena una Prima Squadra da quasi 10 anni, è stato scelto per il suo carattere forte e deciso.
Buongiorno mister, si aspettava una chiamata da una Prima Squadra a 64 anni?
Vista l’età e lo scarso numero di squadre presenti sul territorio, non avrei mai pensato di riuscire nuovamente ad allenare una Prima Squadra. Però, ho una grande passione per il calcio e ci ho sempre sperato. E’ una squadra che si allena nella mia città e che in rosa ha diversi giocatori che conosco, come Di Clemente, i fratelli Panizzi e Romanelli, tutto questo ha influito positivamente nella mia scelta, se la squadra fosse stata nella provincia di Savona avrei detto sicuramente di no.
La squadra può contare su diversi elementi di spicco, pensa che i play-off siano un traguardo raggiungibile?
L’obiettivo della società sono i play-off e la speranza è che si possa dimostrare di poterli raggiungere. Nel calcio, però, non si vive di soli nomi, occorre giocare con intensità e con spirito di sacrificio, se mancano queste componenti non si va da nessuna parte. Attualmente siamo penultimi e questo ci consentirà di lavorare a fari spenti e di diventare la possibile sorpresa del campionato.
Cosa porterà a questo gruppo?
Di sicuro porterò una novità e la novità di solito porta entusiasmo. Sicuramente sarò più fortunato del mio predecessore, che ha dovuto prendere una squadra assemblata all’ultimo minuto e quindi con poco allenamento nelle gambe. C’è tanto da lavorare, ma ci sono le possibilità per fare bene.