L’Importanza di coltivare i propri talenti e le proprie passioni

Partiamo con un concetto che può sembrare ovvio, ma che, osservando la società di oggi, a quanto pare tanto ovvio non è: “non tutti i bambini sono uguali”. L’immagine con la frase di Albert Einstein ci da un buon quadro sulla situazione del sistema attuale. Il modo comune di pensare, è che l’intelligenza si evinca solo ed esclusivamente dai risultati scolastici. Però come abbiamo detto prima, non tutti i bambini sono uguali.

Forse non tutti sanno che esistono 9 diversi tipi di intelligenze:
1) Linguistica (poeti, scrittori, avvocati, linguisti ecc…)
2) Logico-matematica (ingegneri, matematici, scienziati ecc…)
3) Spaziale (architetti, scultori, pittori ecc…)
4) Corporeo-cinestesica (ballerini, sportivi, artigiani ecc…)
5) Musicale (compositori, musicisti, cantanti ecc…)
6) Interpersonale (leader, imprenditori, politici, psicologi ecc…)
7) Intrapersonale (Attori, coach ecc…)
8) Naturalistica (biologi, astronomi, medici ecc…)
9) Esistenziale (filosofi, psicologi, fisici ecc…)
Approfondiremo meglio ognuna di queste intelligenze in un successivo articolo, per ora ci basta sapere che esistono.

Ogni individuo sviluppa in modo diverso queste intelligenze, ed al momento non credo sia mai esistito qualcuno che abbia avuto risultati eccellenti in tutti e 9 questi campi. Questo significa che ogni bambino tende a sviluppare al meglio l’intelligenza più in linea con il suo essere. Vi invito a guardare questo video dal minuto 14:55 al minuto 17:40 (se avete tempo guardatelo tutto, è divertente ed istruttivo): https://www.youtube.com/watch… .

Il problema della società attuale è che tutti valutano l’intelligenza di un bambino solo sulla base dell’intelligenza logico-matematica e dell’intelligenza linguistica. Se un bimbo non va bene a scuola si pensa che non si impegni o peggio ancora che non sia intelligente, quando magari può essere uno straordinario cantante, musicista, calciatore, artista, ballerino ecc… come la bambina del video (“Gillian non è malata: è una danzatrice”).

Difficilmente possiamo avere successo facendo qualcosa che non ci piace e per cui non siamo portati. Molto più semplice invece riuscire ad arrivare in alto facendo qualcosa che amiamo, se ci dedichiamo il giusto impegno e ci investiamo il giusto tempo. Ad un ragazzo che ama il calcio non pesa allenarsi, lo farebbe tutti i giorni per ore, se solo potesse.

Molti potrebbero obiettare che diventare un calciatore, cantante, ballerino, artista, imprenditore ecc… di successo è estremamente difficile, ed è vero. E’ altrettanto vero però, che lo è anche diventare un medico, avvocato, ingegnere, architetto ecc… di successo! Se poi quelle professioni non ci piacciono, diventa quasi impossibile! Ed onestamente se devo scegliere tra guadagnare 1200€ al mese lavorando chiuso in un ufficio e guadagnarli seguendo la mia passione, scelgo sempre la seconda ipotesi.

Fino alla fine del secolo scorso, riuscire a laurearsi significava trovare un lavoro ben pagato, quindi aveva senso consigliare ai figli di investire il proprio tempo per laurearsi in tempo e con un buon voto, anche se avessero voluto fare altro. Il quadro da allora però è decisamente cambiato. Attualmente in Italia il 38% dei laureati tra i 25 ed i 34 anni è disoccupato (Rapporto dell’OCSE). La percentuale sale al 63% per i laureati in lettere, al 66% per i laureati in psicologia ed addirittura al 76,9% per i laureati in giurisprudenza. Questo significa che solo i migliori riescono ad andare avanti senza raccomandazioni, e per diventare i migliori bisogna amare quel che si fa e bisogna essere portati per quel tipo di intelligenza.

I ragazzi devono investire il loro tempo coltivando i propri talenti e seguendo le proprie passioni, in modo da poter avere un’esistenza appagante ed una vita felice. Una vita trascorsa a fare qualcosa che non ci piace, non sarà mai felice.

Ogni bambino è unico, ed ha sicuramente dei talenti. L’appello che posso fare ai genitori è quello di riuscire a trovarli e fare in modo che li sviluppino al massimo, senza imporre ai bimbi le PROPRIE aspirazioni. Non tutti diventeranno professori universitari, medici o ingegneri, così come non tutti diventeranno calciatori.

Io credo che la massima aspirazione di ogni genitore sia che il proprio figlio cresca riuscendo ad esprimere al meglio la propria personalità, in modo tale da essere felice.

Uno dei miei sogni per il futuro è proprio questo, quello di vedere un mondo in cui ci sono tante persone felici ed entusiaste di fare ciò che fanno. Un sogno che spero si realizzi il più presto possibile.

Articolo di Mr. Alessandro Zenone

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