Abbiamo contattato telefonicamente Gianpaolo Minasso, allenatore del Riva Ligure, per capire gli umori in casa bianco-amaranto:

Non nascondo che ci sia ancora un pizzico di delusione per la sconfitta nella finale playoff contro la Virtus Sanremo. Personalmente spero in un eventuale ripescaggio in Prima Categoria, anche se sono consapevole che la possibilità sia davvero remota. Mi sarebbe piaciuto vedere questo gruppo in un campionato diverso.

Domani partirà “Stage Only Camp”, il camp per bambini e bambine nati/e dal 2017 al 2010?

Sì, domani si parte con la prima settimana di camp. In totale le settimane saranno tre, da lunedì al sabato. Il costo è di 50 euro a settimana, comprensivo del kit (zainetto, cappello, maglia, pantaloncini e calzettoni), mentre per coloro che sono già tesserati con la scuola calcio RivaSstefano è di 30 euro. Il raduno è dalle 8.15 presso il campetto di Riva Ligure. Sono previsti degli sconti per chi partecipa a più settimane.

Come giudichi la situazione calcistica giovanile nel ponente?

In generale sono tutti che vogliono vincere e nessuno considera la vittoria come la diretta conseguenza del lavoro e del piacere di stare insieme. I ragazzi che smettono con il calcio sono sempre di più, la mentalità che stiamo inculcando è sbagliatissima. La Federazione a mio parere alimenta questa situazione. Incontro sempre più ragazzi di 12-13-14 anni che non hanno più voglia di giocare, rimangono delusi dalle false promesse e vedono come un fallimento, ad esempio, quello di partecipare ad un campionato solamente per il gusto di far parte di un gruppo e per cercare di migliorare come giocatore e come individuo. E’ vero, c’è l’attenuante di arrivare da alcune stagioni travagliate, tant’è che quest’anno siamo riusciti a concludere i campionati dopo che i due precedenti sono stati sospesi per il Covid, ma non può essere la scusante. Vedo che la passione per il calcio si sta spegnendo nei più giovani e questo mi dà un grosso dispiacere, che la Federazione faccia qualcosa! Le squadre a livello giovanile diminuiscono ogni anno e questo si ripercuote, ovviamente, anche sulle Prime Squadre. Quando in una famiglia le cose vanno male, sono i genitori che devono essere in grado di prendere le giuste decisioni, ecco, mi piacerebbe che la Federazione faccia lo stesso.