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[FOTOTIFO] Imperia-Genova Calcio, il confronto tra ultras e società nerazzurra

imperia-genova-calcio-04-12-2016-eccellenza-18Si respira un’aria tesa allo stadio “Ciccione” di Imperia. I dirigenti nerazzurri temono fortemente la contestazione degli Ultras a seguito delle prestazioni piuttosto deludenti della squadra nelle ultime settimane. L’Imperia, infatti, aveva iniziato la stagione con il proposito di affermarsi come una delle protagoniste di questo campionato di Eccellenza Ligure, ma con il trascorrere delle settimane le aspettative si sono irrimediabilmente ridimensionate.

Prima di scendere in campo quest’oggi contro il Genova Calcio, infatti, la compagine nerazzurra si trova solo al quarto posto in classifica e sopratutto a ben otto lunghezze dalla capolista Albissola, abbandonando, di fatto, quasi ogni speranza di promozione diretta in Serie D. Senza dimenticare la pesante sconfitta subita nel sentitissimo derby contro l’Albenga di alcune settimane or sono, che ha, ovviamente, fatto infuriare la parte più calda della tifoseria nerazzura.
Quello che però alla fine farà da cornice a questa sfida di campionato sarà il silenzio assordante degli Ultras imperiesi. Un silenzio assordante, ma sopratutto eloquente, visto che fa comprendere perfettamente lo stato d’animo della tifoseria.

Gli Ultras Imperia entrano nel loro settore pochi istanti prima del fischio d’inizio e affiggono i propri drappi capovolti, con lo specifico intento di sottolineare il dissenso nei confronti della squadra e della società. Successivamente decidono di sistemarsi nella parte in alto a sinistra della curva, seduti ed in silenzio. E la mancanza del loro sostegno, dei loro cori, del loro apporto vocale, vale sicuramente più di mille parole.
E tutto questo lo percepiscono i dirigenti così come i (pochi) tifosi e appassionati seduti in tribuna. Ma sopratutto lo percepiscono i giocatori in campo, dai quali, oggi, tutti si aspettano una reazione di orgoglio, contro, tra l’altro, una diretta concorrente per ambire almeno a quel secondo posto che varrebbe comunque la possibilità di giocarsi eventualmente la promozione tramite i playoff.

Dopo il commovente minuto di silenzio per la tragedia aerea che ha coinvolto la squadra brasiliana della Chapecoense, e sotto lo sguardo attento e interessato di alcuni spettatori che assistono alla sfida dal balcone della propria casa (qui fortunatamente gli amministratori condominaili, almeno per ora, non rischiano alcuna diffida come successe a Frosinone alcuni mesi addietro), la partita prende dunque il via.

La formazione di casa sembra essere molto più in palla rispetto agli avversari, tant’è vero che nei primi venti minuti di gioco, la squadra genovese non supera quasi mai la propria metà campo. Nel primo affondo della compagine ospite però, il Genova Calcio trova il gol del vantaggio grazie ad un beffardo contropiede. Il pareggio arriva una manciata di minuti dopo e anche in questa fase l’Imperia sembra comunque dominare il rettangolo di gioco, anche se non riesce comunque a concretizzare. Poi però altre due azioni offensive del Genova Calcio portano la squadra ospite sul tre a uno, scatenando l’indignazione della tifoseria nerazzurra che decide di togliere i propri striscioni e abbandonare la curva, mentre la prima frazione di gioco si avvia alla conclusione.

Come se non bastasse nei primi minuti del secondo tempo l’arbitro assegna anche un calcio di rigore a favore della formazione in trasferta, che viene realizzato e che porta il Genova Calcio in vantaggio di quattro reti a uno. L’Imperia prova a reagire, ma in maniera piuttosto sconclusionata. La seconda rete nerazzurra arriva comunque verso la metà del secondo tempo, ma la squadra di casa non riuscirà più a scardinare l’ordinata difesa del Genova Calcio, che al triplice fischio si aggiudica quindi questa sorta di spareggio con un risultato forse un po’ troppo eccessivo per quello che realmente si è visto in campo.
Dal canto loro, gli ultras, stufi ed esasperati per quanto sta accadendo, dopo aver abbandonato la curva, fanno il loro ingresso in tribuna verso l’inizio del secondo tempo e chiedono a gran voce un confronto con il presidente della squadra, il Dottor Fabrizio Gramondo. Quest’ultimo, insieme ad un altro dirigente dell’Imperia, accettano di incontrare una delegazione della tifoseria proprio nei pressi del varco di ingresso della tribuna della stadio. Un incontro lungo, dai toni comunque civili, che si protrarrà fino al termine della partita.
Non ho, ovviamente, avuto modo di ascoltare quanto si sono detti. Quel che è certo è che gli ultras hanno voluto dare un’ulteriore scossa all’intero ambiente, facendo sentire la loro voce e sottolineando le loro rimostranze e la loro profonda irritazione, per sollecitare i vertici societari affinché si corra ai ripari per cercare di salvare il salvabile in una stagione di fatto gettata alle ortiche.
L’auspicio, a questo punto, è che quanto fatto quest’oggi possa effettivamente servire per svegliare quantomeno la squadra nerazzura che, intanto, dopo questa sconfitta in casa, è scivolata al settimo posto in classifica, con ben undici punti di svantaggio dalla capolista e sei dalla seconda posizione.

Daniele Caroleo

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